gennaro calabrese foto_altroversoBiografia:

Gennaro Calabrese ancora giovanissimo partecipa al programma di Rai 1 “Si, si è proprio lui” accanto alla splendida Luisa Corna, in cui viene definito un imitatore di talento. Dopo aver ricevuto, nel dicembre del 2006, il Premio Nazionale intitolato al più grande trasformista e imitatore di sempre, Alighiero Noschese, in molti lo indicano come suo successore naturale.
Ospite in diverse trasmissioni televisive, tra cui “Domenica in”, “I raccomandati”, “Buona domenica”, “Italian’s Coast to Coast”. Voce ufficiale del programma di Sky 1 “Gli sgommati” e del Cartone animato di Gazzetta dello Sport “Gazzettoons”. Vincitore di prestigiosi festival nazionali del cabaret, Gennaro Calabrese non si limita ad imitare fedelmente le voci, ma le accompagna con testi originali che lo indicano come un ottimo autore comico. Assolutamente straordinario il successo di pubblico registrato nei vari teatri Italiani con il suo primo varietà: “L’imitatore non è l’imitato”. Imitazioni parlate e cantate sono gli ingredienti del suo spettacolo che, riscuote unanimi consensi in tutta la penisola. Due ore di spettacolo con le parodie di più di 80 personaggi conosciuti dal grande pubblico: dalla politica allo sport, dalla musica al varietà; tutto inserito in un contesto di satira e comicità in un repertorio sempre in continua evoluzione. Calabrese di Nome e di fatto: GENNARO 100% CALABRESE.

Sono onorata di presentarvi l’intervista realizzata da me ad uno dei più bravi cabarettisti ed imitatori italiani contemporanei. Mi sto riferendo chiaramente e senz’ombra di dubbio a Gennaro Calabrese che dal 9 al 13 Aprile sarà a Roma al Teatro Anfitrione con il suo nuovo spettacolo.

Intervista a Gennaro Calabrese.

D. Imitatore si nasce o si diventa? So che esistono delle scuole che hanno come oggetto di studio l’imitazione. Che affinità hanno codeste scuole con i laboratori di recitazione? L’imitatore, rispetto all’attore, è un interprete di pari livello oppure queste due figure artistiche “competono” su due piani differenti?
R. Ognuno di noi nasce con un’ indole. La mia probabilmente è quella di far divertire e far sorridere le persone. Ho avuto il dono di saper giocare con la voce e la fortuna di riuscire a fare di questo “gioco” una professione. Ciò non toglie che lo studio serve eccome. Dedico ogni giorno almeno 6 ore allo studio. Frequento anche una rinomata scuola di recitazione e questo mi consente di ampliare gli strumenti per poter fare al meglio il mio lavoro. La differenza che trovo tra un imitatore e un attore è che il primo ci mette un po’ della propria anima nel personaggio imitato, il secondo l’anima ce la mette tutta!

D. Come hai iniziato a studiare un personaggio da imitare? Come si fa a cantare uguale ad un determinato cantante? Hai studiato delle tecniche canore specifiche oppure è solo merito della voce elastica?
R. Lo studio di un personaggio da parte mia è meticoloso. Lo guardo, lo ascolto, provo a riprodurne la voce, a scovare le caratteristiche fisiche e comportamentali più evidenti, dopo di che provo a sentirmi lui. Imitare un cantante è più semplice che imitare un personaggio che parli soltanto, ed è anche più facile che cantare con la propria voce. Studio canto, anche se credo ci sia molto merito di madre natura 🙂

D. Il tuo modo di interagire con il pubblico, di smuovere le emozioni ha un effetto sorprendente. Come lo giustifichi?
R. Intanto grazie, questo è un bel complimento. Credo sia una questione di energia. Un ‘energia che è proporzionata alla passione che ci si mette nel fare qualcosa. Amo questo lavoro e soprattutto amo vedere la gente sorridere.

D. Qual è il tuo imitatore italiano preferito? Prendi spunto da lui?
R. Mi piace molto Massimo Lopez come interpreta i personaggi. Per il resto evito di ispirarmi a qualche altro imitatore, onde evitare di essere l’imitatore dell’imitatore.

D. Come è stata la tua prima volta sul palco? Se potessi tornare indietro nel tempo c’è qualcosa che non rifaresti più?
R. Assolutamente vissuta con incoscienza e divertimento. Se potessi tornare indietro, cambierei la camicia che indossai quella volta.. era orribile.

D. Alcuni tuoi colleghi dicono che per conquistare una donna bisogna prenderla con il sorriso.E’ vero secondo te? Purtroppo sono tempi di crisi, trovi che la voglia di ridere sia ancora tanto presente nelle persone o pensi che invece stia diminuendo?
R. Beh se conquistassi una donna con il sorriso, vorrebbe dire che potrebbe essere quella giusta! La crisi secondo me non toglie la voglia di ridere, toglie la forza di farlo.

D. Come distillare il meglio di sé e spremere il meglio dal mondo?
R. Con l’apertura del cuore, rimanendo in ascolto con quello che ci circonda, accorgendoci dei particolari. Facendo caso a ciò che distrattamente non osserviamo mai veramente. In quel caso il mondo ti offre tutto ciò che ha senza bisogno di spremerlo.

D. Ormai sei popolare, come vivi questa cosa, i giovani ti riconoscono e ti fermano per strada?
R. Beh mi capita che mi fermi qualcuno… e se devo essere sincero mi fa piacere, ma allo stesso tempo mi intimidisce.

D. Che cosa ti aspetti dal futuro?
R. Di poter continuare a vivere grazie a questo lavoro a prescindere dalla popolarità e dalla fama.

Un in bocca al lupo a Gennaro Calabrese per la sua carriera artistica da parte di tutta la redazione.

Intervista realizzata da Ilaria Solazzo.

Materiale fornito a titolo completamente gratuito da Ilaria Solazzo e Gennaro Calabrese per “Altroverso Magazine” ed “Altroverso Radio”.

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