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[dropcaps round=”no”]V[/dropcaps]alerio nel 1996 inizia la carriera musicale come percussionista. Nel 1998 entra a far parte della compagnia di Musical Memories of Broadway. Nel 2006 partecipa alle riprese del film di Virzì.

Nel 2007 prende parte alla trasmissione di Raiuno “I Fuoricalsse” condotta da Carlo Conti, con Zucchero e Iva Zanicchi, accompagnato dall’orchestra diretta dal Maestro De Amicis.

Successivamente partecipa al Geneva World Peace Festival (concerto per la pace allestito in Piazza delle Nazioni di fronte alla sede dell’ONU a Ginevra) con i suoi due brani 4Wrld e Africa, insieme ad altri artisti tra cui Norma Ray,Sananda Maitreya (Terence Trent D’Arby) Kaleo Futuristo ecc.

 

 

Geneva World Peace Festival

Nel 2008 presso il Piper Club, storico locale romano, in qualità di ospite e vincitore del Tour Music Face sezione Cantautori (trasmissione televisiva del Tour Music Fest) viene invitato ed applaudito dal pubblico presente in sala.

Nell’Aprile 2009 prende parte al Musical in due atti dal titolo “Non so se puoi sentirmi”(Medley tra Notre Dame De Paris e Il Gobbo di Notre Dame Disney)nei panni di Frollo, insieme a Simone Sibillano, MariaGrazia Di Valentino, Damiano Borgi e Niccolò Petitto. Nel Luglio 2009 vive un esperienza unica, l’apertura dei concerti “Amici Tour 2009”presso il Rock Village. Poi nel Dicembre 2009 è alla Festa della Toscana con Marina Rei. Nel luglio 2010 vive focalizzato su “Jack Opera Rock”Anteprima Umbria Musical (Terni) scrivendo “in qualità di agente dell’ autore.

Ha lavorato inoltre anche come agente per “Sweety J” la vincitrice del programma televisivo Lady Burlesque che adesso ha interpretato se stessa nel film “la grande bellezza” da Golden Globe.

Per poi nel 2011 essere presente nel cast del Film “Acciaio”, produzione Palomar con attori principali Michele Riondino, Vittoria Puccini, Massimo Popolizio.

Intervista al  giovane e carismatico artista italiano

D. “In ogni personaggio che un attore di musical interpreta c’è qualcosa che lo appartiene, dicono in tanti. Ma attori si nasce o si diventa?
R. È difficile dissociare il personaggio interpretato da ciò che si è realmente e credo che sia proprio quello che di più ci permette di poter vedere il mondo con altri occhi, perché quando interpreti qualcuno devi conoscerlo a fondo ed inevitabilmente finisci per vedere le cose dalla sua prospettiva.

D. Dove sei nato e quando? Qual è stata la tua formazione?
R. A Piombino(li)… La mia formazione viene dalle serate fatte con la scuola di canto che frequentavo. Piano piano ci siamo trasformati in una compagnia di musical, ed il merito di tutto questo non mi stancherò mai di dirlo è delle mie due Maestre, Rossella e Viviana, la prima che mi ha insegnato a vivere la mia voce e la seconda a vivere la musica… quando trovi persone che hanno una passione sterminata per quello che fanno è inevitabile innamorarsene.

D. Quali le motivazioni che ti hanno spinto a diventare un artista poliedrico?
R. Non credo ci siano sai… la musica, ma più in generale l’arte, l’ho incontrate per caso e ci sono finito dentro… Ho fatto musical, gruppi, ho ballato… ma mi sono occupato di pittura, sfilate di moda, Burlesque… una cosa tira l’altra, un po’ come i cioccolatini, se ne mangi uno devi mangiarne subito un altro.

D. C’è una pièce teatrale che ti è piaciuta molto interpretare? E perché?
R. Niente mi ha reso più felice di Quasimodo, perché non lo so, ma se, quando sei sul palco e il tuo personaggio sta vivendo un momento drammatico, tu non piangi per scena ma perché le lacrime ti scappano via dagli occhi, allora vuol dire che lì c’è il tuo”perché”.

D. Pensi che l’Italia possa offrire un valido humus per un giovane attore, sia per la formazione presente che per le occasioni in seguito offerte, al termine della stessa?
R. L’Italia ha insegnato un po’a tutto il mondo a fare spettacolo e gli artisti italiani sono sempre molo richiesti anche in ambito internazionale… ora che, per motivi logistici, mi sono un pò fermato e mi occupo più che altro di lavorare dietro le quinte in alcuni casi anche come agente, me ne rendo conto molto di più e ho notato che quello che manca non è tanto il valore artistico di chi intraprende questa vita, quanto il riconoscimento stesso di tale valore, per carità non parlo per me stesso, come me ce ne sono milioni, ma meno sto sul palco e più mi rendo conto di quanta professionalità, bravura e passione ci siano in questo mondo e quanto distacco abbia chi porta avanti finanziariamente i progetti.

D. Progetti in cantiere?
R. L’ultima soddisfazione che ho avuto è quella di aver visto nel Film “La grande bellezza” un artista per la quale stavo lavorando interpretare la parte di se stessa. Adesso stiamo ancora lavorando alla realizzazione di un opera teatrale che spero possa partire il prima possibile!

A Valerio Pietrini un in bocca al lupo per la sua carriera artistica da parte di tutta la redazione.

 

Intervista realizzata da Ilaria Solazzo

Materiale fornito a titolo completamente gratuito da Ilaria Solazzo e Valerio Pietrini per Altroverso Magazine ed Altroverso Radio.

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