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Sperimentiamo. Parola d’ordine sound research. Ecco come si parte in questo fantastico Concept album. Se chiudiamo gli occhi ci proiettiamo in un’atmosfera post cinematografica fatta di movimenti sonori tutti concepiti per introdurre il lavoro che non a caso parla di finestre.

Il secondo pezzo è una rielaborazione della minimal vecchio stile supportata da sonorità deep di un calore unico. Difficile poter proporre oggi qualcosa che sia rielaborazione strutturale e invece qua ci si riesce in maniera singolare.

Il terzo pezzo parte più aggressivo con un giro di basso dominante che rimane la struttura portante del pezzo. Una intelligente variazione per non annoiare l’ascoltatore dando respiro all’album.

Si scende nuovamente nella riflessione con la quarta traccia. Le influenze sono tutte verso i tipici accordi alla Roman Flugel. Arpeggi alti con riverbero e delay. Un sogno ad occhi aperti. Tempo e spazio di possono pure scordare, conta il suono.

La quinta è un qualcosa di altamente aulico e celestiale. Portateci a casa! Quando vanno via i primi pad iniziali resta un’ anima spezzata tutta cadenzata e piacevole da ascoltare. Ruminanti elettronici che si nutrono di beats.

Traccia 6: Cupa, oscura, dark; una bomba di profondità (forse è stata scritta in un sottomarino). Poi parte quella che è la gioia di ogni buon producer: il synth accompagnato da un pad lento e nostalgico.

Traccia 7 parte con uno speaker’s announcement che lascia spazio ad un pezzo che ricorda i primi lavori della Cadenza o i Perlon, ora di nuovo in voga.

Traccia 8 ancora una volta gioca di altalena tra un pezzo riflessivo ambientale e un qualcosa di decisamente ballabile.

Traccia 9 riprende il 4° pezzo per concezione strutturale ma lo allunga in chiave dance. Meno riflessioni più cassa e claps che restituiscono una dimensione clubbing a tutto l’album.

Così la 10 che parte di cassa in 4/4 hats e via fino alla fine.

L’ultimo pezzo di Films and Windows è il frutto di un pensiero filosofico. Bisognerebbe scomodare qualche pensatore davanti a questa finestra immaginaria; solo che fuori non c’è un semplice scenario panoramico ma un mondo parallelo di emozioni: ecco cosa riesce a fare la musica elettronica quando trattata con i guanti.
Ancora una volta vi consigliamo di acquistare questo album che rappresenta la professionalità ed il gusto per chi ama queste sonorità.

Peace Frogs!
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