Above The City 3 – Various Artists Compilation
https://soundcloud.com/culpritla/sets/cpva003-above-the-city-3

“Don’t be rude” apre le danze. Sonorità importanti tra un synth che
potrebbe girare all’infinito e un sound atmosferico looppato quasi in contro tempo che fa il suo “sporco” lavoro. Pitch lento, perfetto per aprire un VA di questa intensità. Voce e pad centrali di una raffinatezza rara.
Ottima apertura del Nostro e Nostrano Lorenzo Dada sempre all’avanguardia e mai scontato.

La seconda traccia è firmata Al Gobi con “10 miles”. Allunga un po le sonorità fino a poco prima concentriche. Adesso il disco porta verso l’esterno. Occhiali da sole e sguardo verso il tramonto. Malinconia, non tristezza. Pezzo caldo che si sposa perfettamente con la copertina di questo VA. Qua il loop lo crea la partitura delle voci che accompagnano il pezzo che di fatto non ha grossi giri. Buono il basso e tutto insieme risulta di ottimo livello.

Balcazar & Sordo + Dance Spirit compongono “110 Stairs”. Che dire? Siamo davanti alla riflessione pura! si apre davanti agli occhi quel flusso di coscienza interiore che tocca tutte le corde dell’inconscio. La prima fase di introspezione lascia però spazio anche ad un secondo momento più dance e meno d’ascolto. Bello il pad centrale e gli arrangiamenti qua e la a sostegno di un altro gran pezzo di casa Culprit.

Special Case – “Cali4” non a caso è la traccia number 4. C’è poco da fare. La geografia dell’etichetta fa molto in quanto a influenza musicale. Stiamo proprio davanti all’oceano tra cespugli, cactus, sabbia e belle donne che passeggiano. I Claps scandiscono il tempo mentre i bells synthati danno la dimensione del pezzo. Samples di voice femminili e speech maschile tutto in una combo per lasciare spazio a un bel giro di basso un po ruvido ma quanto basta.

Raxon propone “Nightwalker”. Quinta traccia decisamente dance e forse la più dance di questo VA. Si parte molto palleggiati. Sonorità gommose tra basso e cassa che creano una sinergia introduttiva a stringhe allungate intelligentemente. Il synth risulta forse un po troppo aggressivo ma sale per poi lasciare di nuovo spazio alle atmosfere più che a un vero e proprio giro.

Adriatique – “Modern Talking” si chiude a riccio e ritorna ad una struttura piu stricted. Sicuramente un po dark lasciando allo stesso tempo spazio a delle sonorità tipicamente culprittiane. Il basso è il loro cosi come le strumentali che accompagnano il pezzo.

Lonely Boy – “Somewhere Else”è il disco di chiusura di questo simpatico VA di casa Culprit. Si potrebbe dire: “as above so below”. Stesse caratteristiche della prima trccia sia come struttura che come qualità.
Si abbassa il pitch, si struttura il pezzo verso il centro e gira tutto meravigliosamente bene. Gran giro, attento a far reggere il loop che non stanca mai. Bellissimo poi l’accompagno del doppio synth fino a che non resta solo un basso synthato in dissolvenza con reverbero e voice a montare che ci consiglia “let’s go somewhere else”.

Above The City 3 – Various Artists Compilation è la chiara dimostrazione di come il lavoro di artisti capaci insieme ad una Label solida permetta grosse soddisfazioni dal lato della produzione e un piacevole ascolto per chi comprerà il VA.

Non ci resta che salutarvi e augurarvi buon ascolto! Dance Punkerz!

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BW// Music takes us where words can’t

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